Architettura Sostenibile
Quello dell’architettura sostenibile è un concetto che si è largamente diffuso negli ultimi anni. Si tratta di uno stile architettonico che mira alla minimizzazione dell’impatto ambientale che hanno gli edifici di nuova costruzione. Per farlo, la scelta di architetti e costruttori circa i materiali e le fonti energetiche da impiegare ricade su quelli che rispettano i principi della sostenibilità. Parliamo quindi di ecologia e, più in generale, di un approccio culturale volto al rispetto della natura in ogni sua declinazione.
Gallura – Costa Smeralda: l’avanguardia “green” della Sardegna
Fin dal 1966, le coste della Gallura – Costa Smeralda sono protette da vincoli paesaggistici che ne limitano fortemente l’urbanizzazione, ma ne preservano l’ambente unico. Con la legge regionale n.8 del 2004 si inaspriscono i limiti per la costruzione sulle coste e, nel 2007, il governatore Soru estende la tutela fin qui riservata alla Gallura a tutta la Sardegna.
Seguendo la filosofia regionale di salvaguardia territoriale, sempre più architetti e costruttori fanno ricorso all’architettura sostenibile a basso impatto ambientale. Il territorio della Gallura – Costa Smeralda offre numerosissimi materiali naturali pregiati, come il granito, il legno e la pietra rosa, che possono essere impiegati per realizzare dimore pronte a rispondere a tutte le esigenze. Non solo: le tecniche edilizie consentono di creare case che si mimetizzino perfettamente tra le coste e la macchia mediterranea diminuendo sensibilmente l’inquinamento visivo. E le tecnologie moderne a minimi consumi garantiscono il massimo del comfort.
Definizione
Per a. s. non si intende un ambito disciplinare ben delineato, con caratteristiche e stilemi codificati, ma una modalità di approccio al progetto che, riferendosi al concetto di sostenibilità definito nel 1987 dalla Commissione mondiale su ambiente e sviluppo dell’UNEP (United nations enviroment program) nel Rapporto Brundtland (Our commun future), persegue l’obiettivo di realizzare un’architettura compatibile non solo con la vita dell’uomo e le sue attività ma anche con l’ambiente naturale e, più in generale, con il contesto in cui si inserisce.
L’architettura sostenibile è la disciplina che progetta e costruisce edifici per limitare l’impatto ambientale, per ottimizzare l’efficienza energetica e per migliorare la salute, il comfort e la qualità della vita degli ospiti, grazie all’utilizzo di nuove strutture e moderne tecnologie. Questo modello architettonico deve permettere di costruire e gestire un’edilizia capace di soddisfare i bisogni dei committenti, ma che sia anche in grado di rispettare le risorse naturali, inserendosi armoniosamente nel contesto.
Principi di Architettura Sostenibile
Negli anni ’90, il massiccio incremento delle risorse necessarie e dei gas serra prodotti dall’edilizia ha portato ad un adeguamento del modello produttivo agli obbiettivi della sostenibilità. Proprio in seguito al rapporto Brundtland, anche in architettura sono state attuate serie strategie d’intervento tra cui:
- l’attuazione di progetti differenti sulla base di condizioni climatiche diversificate;
- l’utilizzo consapevole delle risorse;
- l’impiego di tecnologie costruttive e materiali non inquinanti e/o pericolosi per l’uomo;
- la previsione degli effetti dell’edificio sul territorio;
- il raggiungimento di elevati standard di comfort abitativo.
L’efficienza energetica è l’elemento tenuto maggiormente in considerazione quando si progetta secondo i principi dell’architettura sostenibile. Per raggiungere lo scopo, architetti e costruttori utilizzano tecniche che riducano la richiesta energetica degli edifici e, contemporaneamente, cercano di incentivarne la capacità di generare energia. È quindi il perfezionamento dell’uso dell’energia sostenibile uno degli strumenti chiave dell’architettura sostenibile.
Per raggiungere questo perfezionamento, gli architetti utilizzano diverse strategie, sia passive sia attive.
- Le tecniche passive, anche chiamate low-tech, raggiungono la massima efficienza energetica esprimibile da un edificio senza ricorrere all’uso di elementi meccanici o tecnologici. Per farlo, infatti, utilizzano tecniche quali l’isolamento termico, per disperdere meno energia possibile e guadagnare in consumi, e lo sfruttamento dell’acqua piovana, che viene così riutilizzata per usi secondari.
- Le tecniche attive, chiamate anche eco-tech, sfruttano le conoscenze moderne per la creazione di strumenti in grado di generare energia. Il classico esempio sono i pannelli fotovoltaici che, grazie alle celle fotovoltaiche di cui consistono, converte l’energia solare in pura energia elettrica.
I Materiali
Nell’architettura sostenibile, è fondamentale l’utilizzo di materie prime che siano di facile recupero e smaltibili. Uno dei problemi più dannosi dell’architettura moderna è proprio il recupero e lo smaltimento degli elementi costruttivi che provoca un immenso dispendio energetico. Il riuso ed il riciclaggio sono oggi considerazioni alla base di ogni progetto edile sostenibile. Bisogna infatti pensare che, in caso di mutamenti e demolizioni, i materiali recuperati possano essere riutilizzati evitando lo spreco di energia. I materiali più utilizzati sono: il denim riciclato, il linoleum, la lana di pecora, il bambù, l’argilla e pietre o rocce raccolte a “km 0”.
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