A partire dagli anni ’70 in Sardegna- Costa Smeralda, grazie all’opera dell’Agha Khan e del suo gruppo di architetti – artisti, ha avuto inizio un nuovo concetto di sviluppo urbanistico architettonico, che ha creato notevoli benefici per l’intera area e ha visto, progressivamente, trasformarsi il concetto di villa, da semplice abitazione a “piccola impresa” radicata sul territorio.
Gli investimenti apportati secondo quest’ottica hanno prodotto grandi benefici per il contesto circostante; ogni unità immobiliare di prestigio realizzata lungo le coste dell’isola è stata infatti pensata non come soggetto a se stante, ma per interagire con l’ambiente.
Le grandi vill e sono attualmente in grado di creare un indotto economico per 15-20 persone tutto l’anno, fra giardinieri, governanti, manutentori, custodi ecc, arrivando ad avere un numero di dipendenti quasi pari a quello di una piccola impresa. La continua domanda di qualità ed eccellenza ha portato inoltre alla costante ricerca di nuove migliorie, spingendo i proprietari a rivolgersi gli artigiani locali i quali sono incentivati a lavorare secondo criteri di professionalità sempre maggiori, con benefici e guadagni che si riversano su tutto il territorio.
Puntare su uno sviluppo che metta al centro il concetto di lusso, nella sua accezione più autentica che lo vede connesso alla presenza di servizi top level ed elevati standard qualitativi, significa quindi valorizzare un’intera area con le sue eccellenze artistiche, architettoniche e paesaggistiche, andando oltre le proposte tradizionali.
Questo esempio sottolinea l’importanza di saper cogliere il frutto pendente dalla crisi. Partendo infatti dalla consapevolezza dell’unicità e ricchezza delle risorse che l’Italia possiede, è possibile pensare a un modello di sviluppo immobiliare turistico di qualità che sappia valorizzare le caratteristiche locali di autenticità, puntando su un rapporto equilibrato tra tradizione e innovazione, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ecologia e dell’eco-sostenibilità.