Nasce in un piccolo paese della Sardegna. Inizia a dare i primi colpi di scalpello già da bambino con lo zio Nuccio Bua, scultore e filosofo. Dopo la morte prematura dello zio si trasferisce a Milano dove incontra casualmente il maestro Amaldo Pomodoro; diviene suo allievo e acquisisce la tecnica della fusione dei metalli. Affascinato dalla materia cerca di sentire l’energia che gli appartiene e liberare l’anima che è in essa. Venceslao delle sue opere dice: “l’arte è un sorriso e un dono di Dio”, è come la vita se non viene donata da Dio non ha anima e quindi non ha consistenza. L’artista la fa crescere e la educa e si pone la domanda “se l’anima si possa creare attraverso una macchina o se l’anima si possa creare anche in laboratorio”. Le sue opere sono pietra viva; in esse vivono la prorompente energia della materia ma anche le arcaiche forze che hanno mosso l’umiltà millenaria. Si comunica con il linguaggio polisemico della materia e con il conflitto tra sacralità e dissacrazione. In corpi volutamente sbozzati con i segni dei ferri dell’artista, scomposti e in parte svuotati, si impone la domanda circa la natura umana “ chi siamo”.
Per tutti i dettagli aggiornati visitate La Pagina Facebook Relativa all’Evento che si terrà Venerdì 5 Agosto dalle ore 19.30 presso il Parco Residenziale Portobello di Gallura.